Massimo Puliani
si concede la pubblicazione delle foto
foto Mario Dondero Apr 2008 la foto in b/n
Riporto qui la Pagina tratta da WIKIPEDIA (oggi non on line per motivi di protezione) promossa anni fa da Federico Platania
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Massimo Puliani (Fano) è docente, regista e promotore di eventi artistici
Indice
· BREVE PRESENTAZIONE
1. 1 La formazione
· 2.L'attività teatrale
· 3. Due autori di riferimento: Beckett e Pasolini
· 4.Attività multimediale e docufilm
· 5. Bibliografia
· 6.Premi
· 7.Teatrografia:regie
· 8.Voci correlate
· 9.Note
Massimo
Puliani (Fano) è docente di ruolo presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino (dove insegna "Estetica dei Nuovi Media" e "Regia") e a
contratto presso Abamc di Macerata (dove insegna "Drammaturgia Multimediale").
Si laurea all’Università di Bologna dove ritornerà
nel 2006 come Docente al DAMS a contratto (cattedra "Istituzioni di Regia" avviata dal prof. Luigi Squarzina) Per 10 anni, dal 2003, ha insegnato nella sede universitaria
di Rimini Storia del Teatro e del Costume, cattedra precedente affidata a Pier Luigi Pizzi.
Regista teatrale (con oltre 30 messinscene fra cui testi di Beckett, Majakovskij, Genet, Koltès ecc.) e di docu-film (sui Martiri di Montalto e su storie degli Internati Militari Italiani); promotore di eventi artistici
come direttore artistico (Rocca Malatestiana di Fano e del Festival Federicus
Theatrum per la Festa del Duca di Urbino a Palazzo Ducale). Nel 2022 ha rilanciato a Fano il Progetto
Ruggeri (con un premio per interpreti Under 30), con l'obbiettivo di celebrare il famoso attore
ideale di Pirandello.
Come saggista ha pubblicato 11 titoli (Beckett, Pasolini, Svoboda, Torelli, Rossellini, Visconti ecc.) e numerosi saggi sulla Comunicazione mediale e sul Teatro in Tv.
Curriculum esteso
La formazione
Da sempre interessato alla ricerca di nuovi linguaggi artistici, con particolare attenzione alle forme espressive del teatro e delle nuove tecnologie dell'arte, la sua attività si sviluppa simbioticamente sia nel campo della produzione (come regista e promotore di festival e di eventi artistici nell'ambito della video/art[1]) che nell'analisi e nello studio della fenomenologia dell'arte contemporanea [2] (come docente e autore di saggi critici[3]).
Si laurea all'Università di Bologna. Nel 2000, a seguito di concorso per titoli ed esami, ottiene l'idoneità all'insegnamento[4] per le materie “Storia dello Spettacolo” e “Regia” con nomina di Docente di Prima Fascia dal Ministero dell'Università e Ricerca.[5] Insegna all'Accademia di Belle Arti di Urbino e all'ABA di Macerata (dove ha coordinato il Corso di Comunicazione Visiva Multimediale).
Le prime esperienze giovanili sono nell'ambito del cosiddetto “teatro di base” collocato in una realtà decentrata ma vivace (come quella fanese) dove avvia attività di gruppo [10] e una rete teatrale partecipando a festival di teatro di ricerca (tra cui Polverigi), a rassegne dell'avanguardia romana a “La Piramide”, “Alla Ringhiera”, “Trastevere”, “Vascello”[11]), a rassegne torinesi al “Cabaret Voltaire” e alla seconda kermesse a Ivrea nell'87, e a quelle milanesi (“Teatro dell'Elfo” e “Out Off”).
Come regista teatrale, realizza circa venti spettacoli di autori contemporanei da Vladimir Majakovskij, a Samuel Beckett da Jean Genet a Bernard-Marie Koltès agli italiani Raffaello Baldini, Luciano Anselmi e Pier Paolo Pasolini. Molto importante nella sua formazione culturale è l'attività con TeatrOrizzonti di Urbino, un festival che diverrà sotto la sua direzione dal 1986 al 1996, un luogo di ricerca teatrale (memorabile è l'originale allestimento alla stazione ferroviaria de L'uomo dal fiore in bocca con la regia di Memè Perlini[12], o di Marienbad[13] per la regia dello stesso Puliani a Palazzo Ducale di Urbino) e di analisi sui linguaggi del teatro di sperimentazione. In questo ambito propone una riflessione estetica sulle modalità operative del Teatro di Ricerca nel passaggio dal Teatro d'Immagine alla riappropriazione della "parola". Con alcuni critici militanti del teatro, fra cui Giuseppe Bartolucci, Maurizio Grande, Nico Garrone, Franco Cordelli, Franco Quadri,[14] Giorgio Sebastiano Brizio, Cesare Milanese, Carlo Infante dà vita ad un convegno dal titolo "Teatro come Poiesis". In particolare con Giuseppe Bartolucci[15] promuove uno spazio aperto alle nuove generazioni dei gruppi di ricerca (dalla Raffaello Sanzio a Marcido Marcidoris a Piccolo Parallelo ecc).[16]
In seguito, dividendo la sua passione per il teatro anche come organizzatore, inaugura diversi teatri nel pesarese (come direttore del TSR [21] e poi della Rete dello Stabile delle Marche fino al 2006) tra cui il Teatro della Fortuna di Fano (1998) con una collaborazione ad una produzione di Robert Wilson (Wings on rock)[22] e di Moni Ovadia[23] (Mama, mamele, mama....). È direttore di FanoTeatro dal 1995 al 2003, del Teatro Comunale di Cagli dal 2012 al 2015, dei Festival "I Mode Visions" [24]e "In-dipendenze" a Macerata (2004-2017), e della rassegna "Teatro a Palazzo Ducale" di Urbino (2017) [25] e della Rocca Malatestiana di Fano dal 2018. Nel 2022 ha rilanciato a Fano il Premio Ruggeri, attore ideale di Pirandello.
Due autori di riferimento: Beckett e Pasolini
Del Premio Nobel per la Letteratura è studioso sia del teatro che della produzione multimediale radiofonica, cinematografica e televisiva. Con la pubblicazione di PlayBeckett: visioni multimediali nell'opera di Samuel Beckett è invitato a numerosi convegni e iniziative dedicate al teatro di Beckett. Come regista mette in scena tre versioni di Aspettando Godot di cui una, quella del 1995, nata da uno stage beckettiano con Ferruccio Soleri e Sergio Bustric), una versione “cibernetica” di Finale di Partita[26] (2002) e laboratori su “Giorni Felici” e “L'ultimo Nastro di Krapp”. Realizza un Festival Beckett nel 1995 a Urbino con Carlo Quartucci, Carla Tatò, Carlo Cecchi e Valerio Binasco.[27](Con Quartucci e Tatò metterà in scena nel 2000 a Roma, al Teatro Ateneo e a Fano, una versione de “La cantatrice calva” con scene di Jannis Kounellis).
Grazie alle foto di Enrica Scalfari realizza una ricostruzione video dello spettacolo del 1990 “Aspettando Godot” per la regia di Giorgio Gaber.[28]
Sviluppa una progettualità pluriennale su Pasolini che produrrà un festival a Urbino il 15/18 aprile 1991 dal titolo “Teatro in forma di rosa” con Laura Betti, che farà un recital con Paolo Volponi (le luci e lo spazio scenico erano a cura dello stesso Puliani), un convegno con Bellezza, Naldini, Zigaina, Scalia, Quadri, Nicolini (quest'ultimo recitò “Calderon” in sostituzione della Malina che successivamente venne a Urbino per una cerimonia sotto i Torricini di Palazzo Ducale), Leo De Berardinis, il quale dedicò un concerto a Pasolini; spettacoli “Il padre selvaggio” con Fabrizio Bartolucci e musiche del contrabbassista degli Area, Ares Tavolazzi, “Episodi da Orgia” regia di Lorenzo Loris, “Parole di Edipo” di Dark Camera con Marcello Sambati ecc.; e una pubblicazione sulla "centralità della parola nel teatro dello scrittore friulano".[29]
In particolare l'attività filologica e l'interpretazione del Teatro di Pasolini fu approfondito grazie all'incontro con l'attrice Marisa Fabbri con la quale terrà una serie di laboratori fra cui uno stage a Napoli (Università e Teatro Nuovo nel 1992) con la messinscena di “Bestia da stile” già allestito da Cherif.
La ricerca sul Teatro di Pasolini si è poi sviluppata attraverso la multimedialità espressa dal regista e autore teatrale, in particolare nei confronti dei testi minori (fra cui “Vivo e Coscienza”) e nella variegata produzione documentaristica oggetto di un corso monografico in Accademia con interessanti progetti realizzati dai videomakers/studenti.
Per la RAI TV realizza alcune versioni teatrali dei suoi spettacoli (Nosferatu e Igne Migne) e partecipa al Prix Italia con l'opera video Harley Davidson. È autore di regie televisive: “Alfabeto Apocalittico” di e con Edoardo Sanguineti e Stefano Scodanibbio e immagini di Enrico Baj (Macerata, ‘06)[30]; “I Canti” di Leopardi con Paolo Graziosi (Roma, ‘14)[31]; “Res Humana” su testi poetici di S. Cecchi, G. Mancini e G.D’Elia con composizioni di Anzaghi/Benati/Grandi/Guarnieri/Landuzzi (Cagli, ‘14) [32]. Nello specifico pittorico, cura la regia della detective story multimediale (con lettura teatrale dal vivo) su La flagellazione di Piero della Francesca, tratta dagli studi di Dante Piermattei. È autore di interviste nel 2006 all'amico fotografo Mario Dondero con il quale realizzerà tre mostre, una su “Beckett e la Francia nel 1959”, una su “Gaber e l'Italia degli anni Cinquanta” e una antologica di oltre 300 scatti presentata in occasione del conferimento al maestro ottantenne dell'Honoris causa a Macerata. Quasi un testamento l'intervista allo sceneggiatore/poeta Tonino Guerraincontrato nella sua casa a Pennabilli dopo una serata con Eugenio Barba. L’intervista era incentrata sulla poetica di Michelangelo Antonioni. Con il progetto multimediale ”La Memoria Garanzia di Libertà” realizzato dal 2008 al 2012 per la Regione Marche produce un archivio di oltre 30 ore con 20 interviste a testimoni I.M.I. Internati Militari Italiani. Il desiderio di ricerca e di documentazione di queste “voci” nella storia della Resistenza nasce dal fatto che il padre di Puliani fu uno dei deportati in Germania per aver scelto di non aderire alla Repubblica di Salò.
La sua passione per queste tematiche (che sono trasmesse anche sul piano didattico dove incentra il suo corso sulla “Deportazione e il Neorealismo”) sfocia nel 2013 quando realizza il primo docufilm: “22 marzo 1944: forse solo un'idea poté dire che cos'è il morire a Montalto” (35') sull'eccidio dei giovani di Tolentino.[33] Nel 2014 cura il testo e il video montaggio di "Storia di una mitragliatrice" (4' docufilm di Loredana Fedeli sulla strage di Morro di Camerino-Mc). Annualmente per la Giornata della Memoria propone all'Accademia di Belle Arti di Macerata un programma multimediale con forti provocazioni fra fatti del passato e eventi legati all'attualità. Sempre nel 2008 (a Macerata e a Fano) promuove progetti di studio tematici sulla cinematografia di Michelangelo Antonioni, e sul Teatro in Televisione di Marco Paolini con videointerviste a Ilvo Diamanti, Milena Gabanelli, Giovanna Marini.
Per il quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini realizza il docu-drama" Vivo e Coscienza" [34] tratto dal testo per musica e danza scritto da Pasolini nel 1963 (ma mai rappresentato) utilizzando le musiche di Bruno Maderna, tratte da “Hyperion”(1964) e una citazione di “La Rabbia” (1963) di Pasolini con voce di Giorgio Bassani.[35] L'opera viene richiesta dalla direzione del Festival SIGNES DE NUIT di Parigi e presentata nella sezione "Pasolini Experimental" il 4.12.2016.[36] Nel 2016 realizza il documentario dedicato al fotografo/giornalista Mario Dondero, dal titolo “Mario Dondero Honoris Causa: discorsi, canzoni e immagini di un uomo che voleva raggiungere la luna" (30')[37]
ATTIVITÀ in ACCADEMIA
Coordina il Master sull'opera di Josef
Svoboda, promosso dall'Accademia in collaborazione con l'Associazione
Sferisterio Opera Festival di Macerata; partecipa all'inaugurazione dell'A.A
con Franco Battiato Michelangelo Antonioni Marco Paolini. Consegna del “Premio
Svoboda” - accademico ad honorem: Edoardo Sanguineti; tiene la Lectio
Magistralis per l'accademico ad honorem Vittorio Storaro Nel 2010: consegna l'honoris
causa a Emma Dante
Nel 2011: prolusione dell'honoris Causa a Pupi
Avati
Dal 2016 al 2018 promuove il Festival
In/dipendenze (a seguito di una convenzione con l'ASUR-DDP di Macerata per il
progetto internazionale REd.NET attiva dal 2011) che si svolge nell’area
dell’Ex Manicomio di Macerata dove vengono proposti percorsi in più spazi
all’aperto e nelle ex celle. I temi del Festival sono tesi alle problematiche
legate alle nuove generazioni.
- Premi e Riconoscimenti professionali agli
studenti del Corso di Comunicazione Multimediale
Nel 2006 gli studenti vincono alla Mostra
Internazionale del Nuovo cinema di Pesaro, il primo, il secondo e terzo
posto
Nel 2007 uno studente si aggiudica il terzo
posto. Nel 2008 il primo e terzo posto, con due segnalazioni.
Nel 2010 un suo studente ottiene il 3°
posto.
Nel 2011 un gruppo di 4 studenti VINCE con
un'opera video il primo posto alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di
Pesaro Premio Cine Marche. Saranno premiati in occasione di una rassegna con Bernardo
Bertolucci.
Due studenti del suo corso (Marco Mondaini e
Alia Simoncini) si aggiudicano il primo
posto ai Concorso nazionale CORTO in ACCADEMIA nel 2016 e nel 2017
Bibliografia
· Il Fondamentale Neorealismo: Rossellini, De Sica, Visconti, CSMM, 2018 ISBN 978-88-27851494
· PlayBeckett: visioni multimediali nell'opera di Samuel Beckett (in collaborazione con Alessandro Forlani), Halley Editrice, 2006 ISBN 978-88-7589-150-3
· SvobodaMagika: polyvisioni sceniche di Josef Svoboda ("Intolleranza 1960" di Nono, "Faust" interpretato da Strehler, "La traviata" di Verdi) (in collaborazione con Alessandro Forlani), Halley Editrice, 2006 ISBN 978-88-7589-151-0
· Il mistero della parola,[38] capitoli critici sul teatro di Pier Paolo Pasolini (In collaborazione con Gualtiero De Santi), Edizioni Il Cigno, 1995
· Teatro come Poiesis - Linguaggi della scena anni ‘80 (con interventi di Giuseppe Bartolucci, Maurizio Grande e Carlo Infante), Edizioni Lavoro editoriale, 1986
· Giacomo Torelli: Scenografo e Architetto dell'Antico Teatro della Fortuna AA.VV. a cura di M.P.(atti di un convegno internazionale tenutosi a Fano nel '96), Edizioni Centro Teatro 1996
· Gaberscik:[39] Il teatro di Giorgio Gaber: testo, rappresentazione, modello (in collaborazione con Alessandro Forlani e Valeria Buss), Hacca Editrice, 2009 ISBN 978-88-89920-30-5
· REPORT PAOLINI Informazione/Spettacolo Verità/Finzione con interviste a Ilvo Diamanti, Milena Gabanelli, Giovanna Marini e Marco Paolini, ed. CSMM, 2010 ISBN 978-88-97045-02-1
- Saggi pubblicati
· El teatro im/posible en TV de Marco Paolini in Zibaldone. Estudios italianos (Università di Valencia) Vol 4, No 1 (2016): El Teatro di Narrazione italiano. Texto y contexto ISSN: 2255-3576
· Ascanio Celestini: la memoria del padre y de la abuela in Zibaldone. Estudios italianos (Università di Valencia) Vol 4, No 1 (2016): El Teatro di Narrazione italiano. Texto y contexto ISSN: 2255-3576
· Un incontro tridimensionale con il teatro/danza di Bausch: “Pina” di Wim Wenders in "Il Respiro dello Spazio", ed. Nicomp Laboratorio Editoriale, 2015
· "HamletMachine" di Heiner Müller, regia di Robert Wilson, Festival di Spoleto 2017, recensione su "Ateatri"
· "L'impegno politico di Beckett" in "Fallire ancora, fallire meglio" a cura di Sandro Montalto, Ed. Joker 2009 ISBN 13-978-88-7536-242-3
· Teatro della visione: Robert Wilson, libretto di sala, Teatro della Fortuna , Fano 1998 [1] · "Tre riflessioni sulla RAI TV: dalla
riforma del '75 alla costituzione della sede di produzione regionale delle
Marche",
nell'ambito del libro sul venticinquennale della RAI3, edito da Marinelli Ed.
nel 2004.
· Presentazione
del libro "Applicazioni Digitali
nell'era del Web 2.0" di Matteo Catani, ed. CSMM, 2010, ISBN
978-88-97045-07-6
· "La società di Mario Dondero" in "4 e 20" a cura di Danilo De Marco, 2008 Forum Ed. ISBN 978-88-8420-488-2
Collana LA VISIONE della GUERRA:[40] tre volumi ed. CSMM 2010
· Eroi e Bastardi senza Gloria (La visione della guerra al Nazi-Fascista nel cinema e nel documentario da Rossellini a Tarantino da Spielberg a Lanzmann) ISBN 978-88-97045-08-3
· Teatro della Memoria (Samuel Beckett, Thomas Bernhard, Renato Sarti, Giorgio Strehler, Moni Ovadia, Arnoldo Foà, Ascanio Celestini, Marco Paolini - Il caso Fo/Albertazzi) ISBN 978-88-97045-01-4
· La Memoria garanzia di Libertà (Storie di deportazioni raccontate dagli Internati Militari Italiani, con docu-interviste, diari di guerra e mappatura degli archivi on-line) ISBN 978-88-97045-05-2
· 1999 - Premio di Drammaturgia In/Finita a cura del Cust dell'Università di Urbino (Roma, Teatro Vascello)[41]
· 2006 - Premio Piccola Editoria di Brescia 2006, per il volume SvobodaMagika [42]
· Aspettando Godot, di Samuel Beckett (in tre edizioni: 1977, 1989, 1995 in collaborazione con Ferruccio Soleri e Bustric) Teatro Vascello di Roma, 9/14 aprile 1996[43]
Trilogia della notte:
con Giorgio Albertazzi (voce narrante)
[45] recensione di Franco Cordelli
· · Vita, Amori e Morte di
Raffaello con Max Paiella e
il quartetto d’archi Gagliano (Urbino, Piazza Rinascimento 2020)
· · Vangelo Secondo
Bach interpretato da Ramin Bahrami con musiche tratte dal film
di Pier Paolo Pasolini (Rocca
Malatestiana di Fano, 2022)
· · Raffaello e la Fornarina: eros e
thanatos, recital
con Francesco Montanari e musiche di Davide Cavuti (Palazzo
Ducale 2021)
· · Il Ritorno del Duca dal testo di Gino Girolomoni, recital di Michele Placido e
Alessandro Haber con musiche di Davide Cavuti (Palazzo
Ducale 2022)
contributi e collaborazioni registiche a
opere liriche, di danza, poesia e musica
· Le
cattive strade con Andrea Scanzi e Giulio Casale (Teatro di
Cagli,2014)
· Suor Angelica di Giacomo Puccini (Teatro di
Cagli, 2014)
· Le Reve et la folie (il sogno e la follia) musiche: Kurt Weill e Igor Stravinskij con Laura
Muncaciu (soprano) e Daniela Maddalena (pianista), (Teatro di Cagli, 2014)
23. ^ Ovadia:, su ricerca.repubblica.it.